Quando bisogna fare il regalo di nozze serve stare attenti a quanti contanti si mettono in busta. C’è un limite ben preciso.
L’estate non è solo il periodo dell’anno in cui gli studenti si possono riposare e si va in ferie, ma anche la vera “stagione dei matrimoni”. Per il proprio giorno speciale chi non vorrebbe un bel sole, il cielo sereno e la possibilità di sfoggiare un abito scollato al punto giusto? Festeggiare però ha un rovescio della medaglia per gli ospiti, che devono stare attenti ai regali di nozze che faranno.
A volte c’è chi ci tiene a fare un pensiero particolare o consulta la lista di nozze quando presente, ma da qualche anno ormai la prassi è regalare soldi. In questo modo non si rischia di comprare qualcosa che poi si rivelerebbe poco utile o pratico, e si dà un aiuto a chi inizia una vita insieme. Per consegnarli le opzioni sono due: la busta chiusa oppure un bonifico.
Nel caso si decida di dare i soldi in contanti però bisogna tenere presente che ci sono dei limiti fissati per legge riguardo questo tipo di donazioni. Non venendo accompagnate dall’apposito atto infatti non possono superare una soglia prefissata. Ecco perché non è raro che gli sposi indichino un IBAN a cui mandare le quote regalo, risparmiandosi un sacco di problemi.
Prima di tutto quando si donano delle somme in regalo bisogna fare riferimento alla soglia fissata per il pagamento in contanti. Ad oggi quando si intende comprare qualcosa non è possibile usare le banconote se l’articolo o il servizio da acquistare ha un prezzo superiore a 5.000 euro. Se serve anche solo un euro di più è necessario procedere con un bonifico.
Un paio di anni fa questo limite era inferiore alla metà di questa cifra, appena 2.000 euro, ma il punto è che si applica anche ai passaggi di denaro fra amici o parenti. Il motivo per cui esiste la soglia dei 5.000 euro è combattere l’evasione fiscale, anche perché la tracciabilità rende nota l’origine del denaro. In più a rifletterci bene tracciare le donazioni tutela anche chi le riceve.
Se si riceve una somma in contanti non motivata infatti volendo chi l’avesse elargita potrebbe richiederla indietro in qualunque momento. Nel caso di un matrimonio sarebbe il limite della maleducazione ma resterebbe comunque un diritto del donante. Meglio tenerlo presente quando si ricevono le buste.
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