La NASPI, indennità di disoccupazione, deve essere richiesta correttamente dal lavoratore rimasto senza occupazione.
Per avere diritto alla NASPI occorre soddisfare alcune condizioni e inviare la domanda nel modo corretto soprattutto in caso di richiesta dell’anticipo ossia di tutta la somma erogata in un’unica soluzione.
La NASPI è l’indennità corrisposta al lavoratore rimasto senza occupazione per causa indipendenti dalla sua volontà. Viene erogata per un massimo di 24 mesi e l’importo varia in base alla retribuzione del richiedente nei quattro anni precedenti all’interruzione del rapporto di lavoro. In ogni caso c’è un limite massimo da rispettare, poco più di 1.500 euro. Mentre si percepisce la NASPI è possibile lavorare restando, però, entro determinati limiti reddituali (8.500 euro all’anno per un lavoro dipendente e 5.500 euro per un lavoro autonomo).
La disciplina dell’indennità, poi, consente al lavoratore rimasto senza occupazione di fare domanda di NASPI e riceverla in un’unica soluzione. Tale possibilità è ammessa qualora il beneficiario dell’anticipo voglia avviare un’attività lavorativa autonoma, avviare un’impresa individuale, sottoscrivere una quota di capitale sociale di una cooperativa con rapporto mutualistico di attività lavorativa oppure per sviluppare a tempo pieno e autonomo un’attività già avviata durante il rapporto di lavoro dipendente concluso.
Con l’anticipo NASPI si riceveranno tutti i soldi dell’indennità in un’unica soluzione e non mensilmente per un massimo di 24 mesi. Uno strumento importante per incentivare l’autoimpiego dopo aver perso un’occupazione da lavoro subordinato. L’invio della domanda di anticipo di NASPI, però, non è semplicissimo. Ci sono regole da rispettare per essere certi dell’esito positivo della richiesta.
Per evitare di incorrere in errori sarebbe meglio inviare prima domanda di NASPI e una volta riconosciuto il diritto procedere con la domanda di anticipo. L’attività di lavoro autonomo è bene iniziarla dopo aver ottenuto il riconoscimento dell’indennità ma entro 30 giorni dall’avviamento della stessa (o dell’impresa individuale o delle sottoscrizione della quota capitale). Qualora l’attività autonomo risultasse già svolta durante il rapporto di lavoro dipendente poi cessato, il richiedente avrebbe 30 giorni di tempo per avanzare domanda di anticipo a partire dalla trasmissione della richiesta di NASPI.
Per inoltrare la domanda basterà collegarsi al portale dell’INPS e accedere alla sezione dedicata dopo essersi autenticati con le credenziali digitali oppure chiamare il Contact center INPS (06 164 164 da mobile e 803 164 da fisso) o rivolgersi ad un CAF o patronato. Calcolare l’importo spettante sarà molto semplice. Basta contare le mensilità di disoccupazione a cui si ha diritto per capire quanto si percepirà.
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