Questa rubrica nasce con l’intenzione di raccontarvi e segnalarvi un viaggio, in modi forse un po’ inconsueti… ma veri!
In primavera viene naturale viaggiare. È un istinto che io sento insopprimibile. Magari per lavoro o per ragioni di studio, non è possibile prendere intere settimane di vacanza e bisogna accontentarsi dei week end, ma è proprio nei week-end che si fanno le scoperte più interessanti.
Amburgo, è una città che nella mia appetibile mappa geografica, non avevo mai considerato. Invece è una città divertente e affascinante. Ci sono miriadi di voli economici con destinazione Hamburg, ovviamente non vale mai la pena spendere troppo per un volo. Considerate che se non amate i voli, in treno ci arriverete comunque in una notte.
Amburgo, sorge sulle sponde del fiume Elbe. La caratteristica di Amburgo che la rende così celebre nella storia e nell’economia, è il fatto che si tratta di una città portuale, ma il suo porto non si trova sul mare, bensì sul fiume, il quale sfocia sì in mare, ma molto più a nord. La stessa città è attraversata da molteplici canali e caratterizzata da due laghi interni che ne connotano l’aspetto: il Lago Binnenalster (dentro le antiche mura della città) e il Lago Außenalster (fuori). Attorno a questi laghi, si trovano dei grandi polmoni verdi, dove fare footing, passeggiare e rilassarsi. Un mix affascinante.
Ad Amburgo, che per dimensione è la seconda città della Germania dopo Berlino, potete spostarvi in metro (vi sono tre linee) o anche con la ferrovia leggera (una ferrovia urbana che corre dentro la città). Ma è a piedi che riuscirete a cogliere le differenze tra zona e zona, anche se le distanze non saranno proprio brevi.
Come quasi tutte le città tedesche, Amburgo è stata rasa al suolo dai bombardamenti durante la Seconda Guerra Mondiale. Dell’originale centro storico medioevale in legno non rimane più nulla. Ha però le caratteristiche che hanno quasi tutte le città tedesche del dopoguerra, ampi spazi moderni, con palazzi e quartieri totalmente ricostruiti, ed uno sfoggio di architetture tra le più curiose degli ultimi cinquant’anni.
Quello che mi ha stupito di questa città è la quantità di gente proveniente da ogni parte del mondo che vive e risiede stabilmente qui. Non è una città molto turistica, evidentemente è una città che offre molte opportunità lavorative, per cui attira gente da ogni dove.
A parte questo mi ha colpito anche l’uso tedesco di non utilizzare le tende alle finestre, lo stile caldo e accogliente delle case rivestite di legno, l’umorismo della popolazione, la fantasia d’arredo nei locali anche all’interno dei più semplici bar. Chi pensa inoltre che in Germania si mangi male, si sbaglia! Per farvi un esempio, non sarà un piatto tipicamente primaverile, ma la bistecca di cervo con la marmellata di mirtilli, fidatevi è qualcosa di sensazionale.
Se Amburgo vi attrae per il divertimento, molto famoso è il quartiere St. Pauli. Conosciuto più come quartiere a luci rosse, che come rinomata via di passeggio, vi stupirete invece nel vedere come la sera questo quartiere diventi vivo e pieno di gente, e come sia stracolmo di locali e piccoli pub dove nascono ancora tendenze e centri di aggregazione spontanei.
Sicuramente meno preoccupante da vivere di come si vada raccontando, è l’unico davvero caratteristico di Amburgo, per cui ve lo consiglio oltre che la sera anche di giorno. Un po’ perché troverete ancora le botteghe artigiane che non siamo più abituati a vedere in Italia, un po’ perché vicino al porto è davvero stracolmo di locali, un po’ perché qui è nato il movimento Punk tedesco e quindi si è fatta anche la storia, un po’ perché se siete tifosi di calcio, qui ha sede una delle tifoserie più famose della Germania la: Fc St.Pauli. Un po’ per un verso un po’ per l’altro…cosa aspettate a partire?
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